giovedì 12 novembre 2009

VOGLIO UNA VITA...SPERICOLATA!


Oggi pesco nel mucchio una tipica giornata alla Serena Roberti. Non è un'eccezione. E' la norma. Ne descriverò una a caso.

Ore 8: suona la sveglia. Non la mia, quella di Alessandra che, ovviamente, si alza prima di me, anche se andiamo a lavorare nello stesso posto.
E comincia il mio strazio: "Ancora cinque minuti...Due minuti e mi alzo...".
Se sono proprio disperata chiamo al telefono il motivatore di turno che mi convinca a uscire dal mio caldo guscio.
Non sempre mi va bene, a volte becco qualche sòla.
Ad esempio, stamattina ho chiamato il mio amico Giorgio de Roma, di professione attore, che stava dormendo.
Dopo aver esordito con un "Ahò, ma tté sei completamente fulminata!", ha tentato di convincermi a rimanere nel letto, quello scansafatiche!
A volte, invece, mi può capitare un'incitamento alla sergente Hartman: "Tuttifuorigiùdallettocheilmondonontiaspettaaaa!". (diritti appartenenti alla madre di Klaus, anche se la citazione non credo sia precisissima, ndr).

Corro in redazione mentre mangio una brioches presa al volo, e ingoiata a secco. Arrivo SEMPRE trafelata, controllo le mail e l'agenda del giorno.

Ecco, l'altro giorno, ad esempio, il programma è stato il seguente:

- Ore 11: Open day di prodotti vari. La gentile signora mi ha ficcato sotto un macchinario per un trattamento alla luce pulsata che prometteva un ringiovanimento immediato. Risultato: faccia rossa e piastrata, lucida come la testa del mio boss (pelato).

Ore 12: in ritardissimo causa luce pulsata, corro dall'ALTRA PARTE DI MILANO per fare il corso di economia domestica sponsorizzato Scottex. Entro a incontro già iniziato e mi piazzo in un posticino defilatissimo, ancora rossa come un peperone abbrustolito.
Non essendo, uhm... quella che si definisce esattamente 'una donna di casa', ho cercato di darmi un tono prendendo appunti sulla Smemo (sì, lo so, la Smemo è da liceo ma me l'ha regalata il mio amico Nico Colonna!).

A un certo punto il Presidente dell'Associazione Casalinghi d'Italia chiede a tutte le invasatissime casalinghe presenti di dare il loro contributo con un consiglio 'fai da te' per la casa.
Ed ecco che si scatena una sfida da far rabbrividire 'Amici' della De Filippi. Tutte con suggerimenti argutissimi: "Prendere il bicarbonato, miscelarlo con l'acqua, si otterrà una pastella con cui si pulisce ogni superfcie" (anche il culetto dei bambini, aggiungerei).
E poi la vecchietta col suo 'CAVALLO DI BATTAGLIA' (sempre per restare in tema Amici): "prendere un'arancia, tagliarla in due, inserirvi dei chiodi di garofano e metterla nell'armadio come ottimo rimedio contro le tarme".
Putroppo arriva anche il mio di turno, nonstante abbia cercato inutilmente di prendere la forma del vaso ad anfora davanti a me. I pensieri mi annebbiano il cervello, il respiro si fa affannoso, la mente VUOTA cerca disperatamente un appiglio. Trovatooo! Con un filo di voce azzardo: "M-mm-mettere la salvia sul...davanzale tiene lontane le...zanzare".
SILENZIO TOMBALE.

Dal fondo una vocina stridula: "Ma sono i gerani!".
Ma questa farsi i cazzi sua no, eh?

Ore 15: rientro in redazione e mi metto a criceto testa bassa a scrivere i pezzi sulle entusiasmanti esperienze della giornata, pezzi nei quali non posso inserire commenti personali ma solo asettiche informazioni ed esclusive sulle strategie di comunicazione. Marketing, insomma.
Scena tipica: con una mano scrivo, con l'altra tengo la cornetta del telefono, con la bocca dico cosa fare alla mia collega, coi piedi scrivo un altro pezzo e con la testa do capocciate al muro.

Ore 17: Quando gli occhi sono ormai ridotti a fessura (le colleghe mi chiamano MISTER MAGOO) scattano i 5 minuti di pausa thè-caffè alla rognosissima macchinetta al piano di sotto. Se c'è un flirt di turno, scatta anche una telefonata nel mezzo del cammin della giornata per pisciare un po' sul territorio (o più spesso, per litigare).

Quando risalgo in redazione, do un'arata alla mia fattoria su Farmville, che sennò mi si marcisce il raccolto (avendo il pollice nero, è l'unica green activity che riesco a seguire), rispondo a qualche fan scatenato su FB o a qualche vecchio o nuovo inciucio, a qualche mail di lavoro, e via, di nuovo a testa bassa a cricetare articoli.

Ore 18.45: Puntualmente, arriva la chiamata di SS (il grande capo) nella quale mi comunica che quella sera c'è un evento importantissimo, a cui non posso mancare, che devo fare interviste e magari ci piazziamo anche una bella intervista video.
Guardo la mia camicia a quadretti da boscaiola, i miei capelli scompigliati, le gote rosse da Heidi e mi maledico per non essermi lavata almeno i capelli il giorno prima.
Inutile dire che i miei impegni presi in precedenza saltano a Olio Cuore.

Ore 19: infilo il casco e salto con telecamera in spalla sulla motoretta della Mari e insieme andiamo all'evento, mentre entrambe ci lamentiamo di NON ESSERCI LAVATE I CAPELLI.
Dovete capire che sentirsi i capelli puliti è veramente essenziale perchè da lì dipende tutto il benessere della persona, il successo della serata. Il capello pulito ti dà sicurezza, il capello sporco ti fa sentire una pezzente. Sempre. Anche con una Chloè al braccio. Ecco. Due pezzenti sullo scooter.

Ore 21: l'evento non è ancora iniziato. Ovviamente, tutti gli invitati sono tirati a lucido come l'argenteria di mia nonna Iole. Solo io e Mari siamo 'just two lost souls swimming in a fish bowl'. Coi capelli sporchi, tra l'altro.

Riusciamo a fare le interviste, ma la festa non ce la godiamo. Speriamo almeno in un piccolo gadget, ma sono finiti, arraffati dalla banda della tartina (scriverò un post anche su questo gruppo organizzato a piramide di imbucati che puntualmente si presentano agli eventi). Qualche ragazzo carino, se siamo fortunate, c'è, ma siamo costrette a nasconderci... mica vogliamo essere ricordate come 'le due coi capelli sporchi'.

Si torna a casa, e come al solito, la nostra vita privata...la rimandiamo a domani.
E la domanda che ci perseguita è una e una soltanto: "Quando caz.. mi lavo i capelli?".